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Startup stealth: sì, no, dipende.
Qualche giorno fa ho letto la notizia della acquisizione da parte di Airbnb di Gameplanner.Ai nel comunicato ufficiale pubblicato: “Airbnb has acquired GamePlanner.AI, a stealth 12-person AI company led by Adam Cheyer and Siamak Hodjat".
Dettagli non ne ho trovati, non da fonti certe perlomeno. Secondo quanto ho letto in rete, il valore della acquisizione (credo la ventiseiesima da parte di Airbnb) va dal “non disclosure” ai 200 milioni. Ma la cosa che più mi ha colpito, bel più del fatto che in GamePlanner.Ai siano in 12, è che siano una stealth company, una stealth startup per essere precisi.
Non è una cosa comune che una startup operi in modalità stealth a lungo, siamo semmai abituati a vedere (non solo in Italia) startup sedicenti tali ben prima di esistere in una forma concreta (intendo almeno team ed una idea grezza del cosa e del come, volendo citare Blanc o Ries…) comportandosi di fatto come fossero lanciatissime e parecchio più avanti nella propria roadmap.
Negli anni non sono ancora riuscito a farmi un’idea definitiva dei pro e contro della cosa. Con Startalia - per scelta – non siamo molto loquaci nel parlare dei progetti che portiamo avanti e delle startup create o incubate. Qualcuno ne ha anche scritto, tra il divertito e la voglia di stuzzicare, definendoci il “bunker di Roma Nord dove si creano le startup…”. Bunker a parte (siamo in un ex casale, niente muri di cemento armato e cunicoli sotterranei) è vero che tendiamo ad una certa riservatezza, non solo fino al momento di avere cose concrete da “vendere”, ma per qualche tempo anche dopo. E anche adesso siamo stealth su alcuni progetti come foundry e con due delle startup incubate.
Non ci avevo mai pensato prima, ma facendo qualche ricerca in rete su definizione e pareri ho letto un po’ di tutto, nemmeno a dirlo. Sostenitori sfegatati del lavoro silenzioso quasi (o del tutto) segreto e pareri del tutto opposti, fino alle affermazioni del tipo “se una startup rimane stealth è solo perché non sa ancora bene cosa fare” oppure “rimani stealth solo se non fai nulla di innovativo o non hai nessun unfair advantage e quindi temi possano facilmente copiarti e surclassarti”.
Non ho mai avuto spunto o occasione di discuterne (se non qualche battuta…) con altri operatori del venture e startup, ma il tema mi incuriosisce e interessa. Se vi va parliamone, di questo ed altro di startup, magari davanti ad un caffè o una birra nel nostro bunker a Roma Nord…
Alessandro Nasini
CEO / Head of Design at Startalia